Pitti 2020: i 4 giorni della moda uomo a Firenze

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Pitti 2020: i 4 giorni della moda uomo a Firenze

Pitti Uomo 2020, la kermesse consacrata alla moda maschile, ha preso il via il 7 gennaio, e riscalderà le fredde giornate fiorentine fino a venerdì 10 gennaio.

Attesi 36.000 visitatori, oltre a circa 24.000 buyer, di cui il 45% provenienti dall’estero.

Pitti e Firenze, culla della moda Made In Italy

Per 4 giorni il baricentro della moda italiana si sposta da Milano a Firenze, che da culla del Rinascimento potrebbe essere ribattezzata culla del Fashion Made in Italy.

È infatti dalle sfilate in Sala Bianca a Palazzo Pitti, negli anni ’50, che ha avuto inizio il successo mondiale del Made in Italy.

Questo è avvenuto grazie a Pitti Immagine, l’impresa italiana che opera ai massimi livelli internazionali nella promozione dell’industria e del design della moda, e che di recente ha esteso la sua attività anche ai settori dell’enogastronomia e dei profumi.

La storia di Pitti Immagine, con le sue manifestazioni, ha contribuito a rendere Firenze una destinazione riconosciuta, oltre che per l’arte e il patrimonio storico, anche per lo stile e il savoir vivre del tempo presente.

Pitti 2020: “Show Your Flag”

Quest’anno Pitti Uomo si propone, come sostenuto dal suo direttore generale Agostino Poletto, come una sorta di Congresso delle Nazioni Unite della Moda.

Il tema dell’allestimento di questa 97esima edizione di Pitti Uomo è infatti più che mai attuale: Show Your Flag at Pitti.

Ognuno dei 1203 brand presenti – di cui 540 esteri con 265 tra nomi nuovi e rientri – porta alta la bandiera del proprio heritage, per celebrare il nuovo formale della moda maschile.

La bandiera, interpretata da Angelo Figus (Art Director) e Alessandro Moradei (Set Designer), in quanto pezzo di tessuto sempre in movimento, diviene simbolo di inclusività e legame, come comune denominatore degli indumenti che indossiamo.

Pitti Uomo 2020: chi ci sarà

Presso la storica Fortezza Basso si svolgeranno in questi giorni, eventi, sfilate, presentazioni e party esclusivi.

Tra i brand in passerella Jil Sander, Sergio Tacchini, Falke, Trussardi, Sergio Rossi, Canali, K-Way, Telfar, FGF Industry, Woolrich e Stefano Pilati.

Quest’ultimo, ex direttore creativo di Ermenegildo Zegna e Saint Laurent, presenterà il suo primo progetto indipendente, Random Identities.

A Pitti Uomo 97 Brioni spegnerà ben 75 candeline. Un compleanno importante, visto che fu proprio Brioni, nel 1952, il primo marchio della storia ad organizzare una sfilata di moda maschile, all’interno della Sala Bianca di Palazzo Pitti.

Pitti Uomo 2020: il nuovo classico di tendenza

Giacche che delineano i fianchi, pantaloni con pinces e più larghi sulla gamba, la lunghezza scende e sfiora le scarpe, dando un’idea immediata di “eleganza giovane e disinvolta”. Con queste parole, a Il Corriere della Sera, Brunello Cucinelli riassume il main trend di Pitti Uomo 2020.

Anche le forme sono cambiate, diventando più morbide, e i tessuti funzionali sono mossi da fantasie inedite, che arricchiscono le linee degli abiti.

I colori su cui puntare richiamano le sfumature della campagna inglese: verde muschio, melograno, beige e cammello.

L’eleganza misurata e funzionale all’uomo “che viaggia” è il tratto distintivo del concept alla base delle collezioni Fall Winter 2020-2021 di Pitti Uomo.

Un ritorno al classico, senza mai esserlo al 100%: i giovani curano barba e capelli, e si allontanano progressivamente dallo street wear a favore del “vestire bene”.

E non stupisce quindi se, il settore archivierà il 2019 con una crescita del 4%, portando l’industria della moda uomo a 9,9 miliardi di euro.

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